Il fenomeno dell'emigrazione
L'emigrazione italiana
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Le emigrazioni italiane sono frequenti quanto le immigrazioni in Italia, anche se tendiamo a dimenticarlo. Soprattutto dagli anni 2000 quando vediamo apparire l'espressione "fuga di cervelli", ci rendiamo conto di un vero problema perché la fuga di persone di talento o altamente qualificate significa fuga di capitale umano.
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Il fatto che persone formate nel proprio Paese di origine, laureati o anche specializzandi vadano a lavorare in università e centri di ricerca di altri Paesi è oggi fisiologico perché insito nell'attuale forte globalizzazione della ricerca. I grandi centri di ricerca attirano persone brillanti da tutto il mondo, questo è un fattore di arricchimento culturale e professionale, ma solo per i paesi di destinazione.
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Nel 2019 il fenomeno aveva interessato circa 300.000 italiani ogni anno e un totale di 2 milioni di migranti nel decennio precedente. Il rapporto annuale 2019 sugli italiani nel mondo pubblicato dalla fondazione Migrantes mostra che in dieci anni il numero degli espatriati è triplicato, passando dai 39mila del 2008 ai 117mila del 2018. Erano soprattutto giovani dai 18 ai 24 anni.
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Il Sud è il luogo dove si incontra maggiormente questo fenomeno, si è letteralmente svuotato e questo indica un problema fondamentale della società italiana che non si sviluppa nel suo complesso. Tra il 2002 e il 2017, gli emigrati dal Sud tra il 2002 e il 2017 sono stati oltre 2 milioni, di cui 132.187 per il solo anno 2017. Tra questi, 66.557 sono giovani (50,4%, di cui il 33% laureati).
L'emigrazione francese
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Anche i francesi emigrano, diventando quindi immigrati nei paesi in cui si stabiliscono. Secondo i registri dei consolati, al 1° gennaio 2022 gli "espatriati" francesi erano 1.614.772, il che segna un calo del 4,2% rispetto all'anno precedente. Diversi i motivi di questo calo: crisi sanitaria, economica o ad esempio una mancata iscrizione all'albo consolare,...
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La metà dei francesi residenti all'estero si trova in un paese europeo, il resto in Nord America, Nord Africa e Medio Oriente.
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Gli emigrati francesi, come nel caso degli emigrati italiani, sono considerati una perdita perché sono persone qualificate, titolari per il 58% nel 2019, di un diploma superiore.
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Ciò che spinge questa generazione ad emigrare è un motivo professionale, i giovani partono per una carriera dove gli viene offerta questa possibilità , infatti questi individui sono vittime della loro società perché spaventati dalla minaccia di non trovare lavoro in Francia.
